La Basilica di Santa Maria dei Servi
Dipinti del Transetto Destro
La cappella a destra, guardando l’altare maggiore, è intitolata dal 1888 all’Immacolata Concezione, raffigurata nella tavola eseguita nello stesso anno da Alessandro Franchi. Il soggetto divenne molto frequente nell’arte sacra in seguito al riconoscimento da parte di Papa Pio IX nel 1854 del dogma secondo cui Maria fu immune dal peccato originale sin dal suo concepimento. La Vergine, incoronata da dodici stelle, si presenta incorniciata da una raggiera a mandorla, forma che indica la verginità di Maria, e con i piedi poggiati su una falce di luna. Quest’ultima deriva dalla visione della Donna, identificata come la nuova Eva, descritta da San Giovanni nell’Apocalisse. Inoltre, la Vergine schiaccia il serpente posto sul globo terrestre, simbolo del peccato originale. Questa iconografia deriva da un passo del libro della Genesi (3, 15) e significa che Maria è Madre di Colui che, sacrificando se stesso, sconfiggerà Satana, liberando l’umanità dalla schiavitù del male. Ai lati della Madonna compaiono San Michele Arcangelo, con la bilancia, e San Clemente Papa, Santi a cui erano intitolate le due parrocchie della città di Siena inglobate dalla chiesa dei Servi. La cappella adiacente, sulla destra, interessata da vicissitudini complesse, ha subito numerosi cambiamenti di dedicazione a seconda delle opere che, nel corso dei secoli, vi sono state collocate. La . . .