La Basilica di San Bernardino all'Osservanza

I Monti di Pietà

Tra i diversi temi oggetto della riflessione di San Bernardino, ve ne sono alcuni di natura economica raccolti nel Trattato sui Contratti e sull'Usura, dove egli affronta il tema della proprietà privata, del commercio e dei problemi sociali legati al prestito, all'interesse e, appunto, all'usura. La condanna del Santo nei confronti di quest'ultima è apertissima, tanto che nei suoi sermoni gli usurai vengono più volte definititi “uccisori dei poveri”. Attraverso la riflessione teorica e le prediche pubbliche, Bernardino creò così le condizioni per la nascita dei Monti di Pietà, istituti finanziari a fini solidaristici e senza scopo di lucro, volti a contrastare il prestito ad usura; furono ideati dai frati minori francescani per elargire prestiti di limitata entità in cambio di un pegno. Alcuni dei Monti chiedevano un rimborso spese, ma molti temevano in tal modo di sconfinare nel campo dell’usura. Non era di quest’opinione Bernardino da Feltre, francescano dei frati minori osservanti, che istituì vari Monti di Pietà in Italia nel corso del Quattrocento e sostenne la necessità di operare senza intaccare il capitale iniziale, chiedendo perciò un piccolo rimborso delle spese. A tale linea di comportamento si conformarono tutti i Monti di pietà a partire dal 1515. I Monti prestavano solo a clienti residenti in città o in alcune località delle vicinanze indicate . . .