La Collegiata di Santa Maria in Provenzano
Le Origini della Festa
Nel 1238 a Siena già si correva un Palio nel mese di agosto; lo dimostra un documento curioso che racconta di una multa inferta al fantino ultimo arrivato, colpevole di non aver ritirato il suo premio: un maiale. Questo dimostra che il Palio doveva esistere già da un po' di tempo, forse perfino da prima del XII secolo, se a quell'epoca c'era un regolamento preciso da seguire. Da allora, unico caso in Italia, la tradizione non si è mai interrotta, se non per alcuni anni durante i conflitti mondiali. Fin dal Medioevo, i tre Terzi in cui è divisa Siena (Città, San Martino e Camollia) si affrontavano in Piazza del Campo in molti giochi, alcuni piuttosto violenti, come la Pugna, dove i Terzi si scontravano in una lotta a mani nude, o la Pallonata, un precedente del gioco del calcio, dove la palla era lanciata dall'alto della Torre del Mangia e alle squadre era consentito l'uso di spinte e sgambetti. La popolazione senese, divisa in contrade, partecipava dal '500 alle sfide con animali, come le Asinate, la Caccia dei tori e le Bufalate. Le contrade in cui è suddivisa la città, nascono verso il XII secolo con funzioni militari, amministrative e di ordine pubblico: nel XIV secolo ne esistevano quasi sessanta. Il loro numero attuale di 17 fu stabilito nel 1729 dal Bando di Violante di Baviera, dove si definivano i limiti territoriali, causa di violenti scontri. Il Palio è da . . .