La Chiesa di Sant’Agostino
L’ex Convento di S. Marta a Siena
Non molto distante dal complesso di Sant’Agostino, in via San Marco, si trova l’ex convento di Santa Marta, un tempo abitato dalle monache agostiniane.
Il convento venne fondato nel 1329 da Milla de’ Conti d’Elci, appartenente ad una delle famiglie più ricche e potenti di Siena, che dopo la morte del marito, si impegnò nell’edificazione del monastero dedicato a Santa Marta.
Nell’atto di fondazione, documento ancora oggi conservato presso l’Archivio di Stato di Siena, viene specificato come il convento dovesse sorgere entro le mura cittadine, nel nuovo borgo di San Marco, una zona che si caratterizzava per la presenza di altre realtà conventuali legate soprattutto all’Ordine di Sant’Agostino. Inoltre, benché il monastero fosse sottoposto alla diretta giurisdizione del Vescovo, era stata chiaramente richiesta da parte delle monache la clausura e, soprattutto, l’osservanza alla Regola agostiniana.
Il convento di Santa Marta, tra il XIV e il XV secolo, godette di notevole importanza accogliendo vedove e vergini di buona famiglia.
Le notizie si fanno sempre più frammentarie a partire da XVII secolo e, nel 1810, a seguito degli editti napoleonici, il convento venne soppresso e i suoi beni requisiti dallo Stato.
L’interno del monastero è arricchito da numerose opere d’arte che richiamano il legame delle monache con l’Ordine agostiniano, come le Scene di vita eremitica, affrescata da pittori attivi a cavallo tra il XIV e XV secolo. Di particolare importanza si ricordano poi L’incoronazione della Vergine, del Vanni e il Seppellimento di Santa Marta, ad opera di un artista vicino a Simone Martini.