La Basilica di San Francesco
Sacro Cuore di Gesù
Nella cappella immediatamente a sinistra dell’Altare Maggiore, si trova una tavola raffigurante il Sacro Cuore di Gesù, realizzata, nel 1900 da
Giuseppe Catani. In quest’opera l’artista rappresenta i personaggi con una certa spontaneità, caratteristica tipica della corrente artistica pre-raffaellita ispirata allo stile dei pittori italiani precedenti a Raffaello. Il centro della tavola è occupato da un trono marmoreo, coperto da un sontuoso drappo dorato, davanti al quale si staglia la figura di Gesù. Quest’ultimo mostra sul petto un cuore fiammeggiante, stretto in una corona di spine e circondato da raggi dorati. Questa rappresentazione celebra la devozione per il Sacro Cuore di Gesù viva sin dal Medioevo, ma promossa soprattutto alla fine del XVII secolo da San Giovanni Eudes (1601-80) e Santa Margherita Maria Alacoque (1647-90) a cui, per quattro volte, apparve Gesù. Durante la prima apparizione, Cristo rivolse alla donna questo messaggio:“Il mio divino Cuore è così appassionato d’amore per gli uomini, che non potendo più racchiudere in sé le fiamme della sua ardente carità, bisogna che le spanda. Io ti ho scelta per adempiere a questo grande disegno, affinché tutto sia fatto da me”. Queste parole rendono più comprensibile il significato del dipinto: la Passione di Gesù, simboleggiata dalla corona di spine, fa scaturire un amore infinito che abbraccia tutti gli uomini. I due angeli inginocchiati in primo piano reggono due turiboli dorati da cui esce incenso: al Sacro Cuore di Gesù, infatti, la Chiesa riserva un culto speciale, paragonabile solo a quello per Dio, per Gesù, per l’Eucarestia e la Croce. Dal 1856, la celebrazione del Sacro Cuore di Gesù è ufficialmente fissata il venerdì seguente la festa del Corpus Domini.