La Concattedrale dei SS. Marziale e Alberto a Colle Val d'Elsa
Verso il "Piano"
Uscendo dalla Concattedrale vi proponiamo due itinerari ideali, che rendano leggibili le trasformazioni urbanistiche, dal periodo delle antiche pievi fino agli edifici costruiti in seguito all’elevazione di Colle a Città e Diocesi. Oltre al contributo fondamentale per il cantiere della Cattedrale, le grandi famiglie Colligiane, si impegnarono già nel Cinquecento a dare un volto nuovo a strade e palazzi, seguendo il gusto artistico fiorentino dell’epoca, caratterizzato dal “bugnato”.
Il primo percorso volge verso il "Piano", passando attraverso il Baluardo, luogo da cui viene invocata la protezione per la città con il Sacro Chiodo. Usciti dalla Concattedrale, proseguendo a sinistra in via del Castello, si possono ammirare il Palazzo dei Priori, sede del Museo Civico e Diocesano, che ospita molte opere provenienti dalla Cattedrale, poco più avanti il Teatro dei Varii, ritenuto l’antico Ricovero che accolse i Santi Faustino e Giovita, Palazzo Bertini e infine Palazzo Dini, ricostruito nella seconda metà del Cinquecento dall’omonima famiglia, i cui membri, finanziatori di varie cappelle nella Cattedrale, hanno spesso svolto cariche pubbliche e ecclesiastiche. Vale la pena soffermarsi nella Chiesa di Santa Maria in Canonica e poi proseguire verso il Baluardo, fiancheggiando Palazzo Galganetti, la Casa Torre di Arnolfo di Cambio e Palazzo Masson, del XIX secolo. Giunti al Baluardo, dopo una sosta per ammirare lo splendido paesaggio è possibile proseguire il percorso verso il Piano con l’ascensore oppure a piedi, godendosi l’antica strada che costeggia le mura, chiamata La Costa. Nella parte bassa della città, è da ammirare il complesso architettonico dei Quattro Cantoni, che prende il nome dai palazzi Cinquecenteschi Beltramini, Palazzuoli, Tommasi e Sabolini, voluti dalle omonime potenti famiglie che, come i Campana, vollero porre edifici autocelebrativi in un punto chiave del tessuto urbano. Nel Piano inoltre sono da visitare le Chiese di Sant’Agostino, Santa Maria di Spugna e Santa Maria del Renaio.